Alfredo Romeo commenta la sua assoluzione: “Accuse del genere mettono a rischio posti di lavoro”

 

Di seguito, un’intervista ad Alfredo Romeo rilasciata per il sito Monitorimmobiliare, in seguito alla notizia dell’assoluzione definitiva da parte della Cassazione.

“Questa storia trae origine dalla transazione con la quale la mia azienda ha concesso al Comune di Napoli una dilazione di pagamento di crediti per 50 milioni, oltre interessi, fondati su ingiunzioni di pagamento divenute esecutive e garantite da pignoramenti su oltre cento immobili comunali, a fronte di una rateizzazione da parte del ricavato garantito da dismissioni di immobili del Patrimonio comunale. Grazie a quella dilazione di pagamento, dunque, l’Amministrazione De Magistris ha potuto anche mettere a bilancio oltre 108 milioni di euro, grazie alla dismissione di 3000 immobili del Patrimonio da noi effettuata in otto mesi”.

“Ottenuto questo risultato, però, l’Amministrazione De Magistris ha tentato di sottrarsi ai propri obblighi, benché il nostro credito fosse anche certificato dagli stessi dirigenti del Comune, per cui siamo stati costretti a congelare in apposito conto a garanzia i compensi dovuti, chiedendo contestualmente al Tribunale Civile di Napoli di pronunziarsi sulla vicenda. Un comportamento assolutamente trasparente a fronte del quale il Comune ha cercato di sottrarsi anche alle decisioni del giudice civile per avventurarsi temerariamente in un esposto alla Procura, in mancanza di valide ragioni giuridiche a giustificazione del proprio inadempimento. Per fortuna, non solo nostra, ma di tutto il mondo delle imprese di questo Paese, il sistema giudiziario ha retto, e la Cassazione ha confermato con formula piena la condizioni di una assoluta e oggettiva legittimità operativa, finanziaria ed etica della mia azienda, ribadendo che ‘il fatto non sussiste’”.

“Da cittadino sono sollevato e sereno. Da imprenditore sono preoccupato, perché questa storia evidenzia ancora una volta l’esigenza di una certezza nell’interpretazione delle norme, che ne impedisca un uso strumentale e ideologico. Trucchi e comportamenti spregiudicati del genere, adottati da un sindaco come De Magistris nella gestione della cosa pubblica, infatti, danneggiano il mondo delle imprese e le regole di un efficiente e trasparente sistema economico”.

“Chiedo infatti che si faccia una banale riflessione di carattere generale: quante aziende sarebbero sopravvissute a un’accusa così grave e temeraria, e al blocco di una cifra così ingente? Se il nostro Gruppo fosse stato meno solido, quanti posti di lavoro sarebbero stati messi a rischio per una manovra così infondata e al tempo stesso iniqua? Chi ci avrebbe risarcito? Non certo l’Amministrazione De Magistris”.

“Chiudo evidenziando che questa vicenda sottolinea per l’ennesima volta che Burocrazia e Giustizia sono temi centrali per un rinnovamento del Paese”.

Alfredo Romeo

6 maggio 2016

Read More

La risposta della Romeo Gestioni all’assessore Fucito: “Fa solo campagna elettorale”

Di seguito la risposta della Romeo Gestioni all’assessore al Patrimonio del Comune di Napoli, Sandro Fucito in merito alla questione del cambio di gestione del patrimonio cittadino.

E’ polemica a distanza fra la Romeo Gestioni e Sandro Fucito, assessore al Patrimonio del Comune di Napoli. L’esponente della giunta De Magistris parla con IlDesk.it e traccia un bilancio dei costi del patrimonio immobiliare comunale dal momento dell’affidamento alla municipalizzata Napoli Servizi,  che ha chiuso la lunga stagione del rapporto tra il Comune e la Romeo.

L’azienda però replica con una lunga nota. “Su ilDesk.it del 2 maggio 2016, l’assessore Fucito – afferma la società -, pur di scaricare tre anni di inefficienza del Comune di Napoli e di Napoli Servizi sul vecchio gestore Romeo Gestioni, si esibisce in sorprendenti contorsionismi numerici sul patrimonio immobiliare di Napoli. La verità contabile certificata e asseverata dai verbali di riconsegna del Patrimonio – tra Romeo Gestioni e Comune di Napoli – è la seguente. Non è vero che Romeo Gestioni costava 15,5 milioni all’anno, ma 5 milioni all’anno oltre IVA per la gestione, più 3 milioni che il Comune stanziava (e non sempre l’ha fatto) per la manutenzione ordinaria su chiamata per guasto. Quindi 9 milioni compresa IVA. Quindi non è vero che si risparmiano 4,7 milioni all’anno con Napoli Servizi che costa 10,8 milioni all’anno come dice Fucito. E’ vero invece che si spendono circa 2 milioni di euro in più”. Read More

BACK