Con Romeo Gestioni la morosità inferiore al 10%

La lettera pubblicata su Il Mattino del 10.02.2016

Enrico Trombetta*
Gentile direttore, dal dicembre 2012 Romeo Gestioni ha concluso ogni tipo di rapporto con il Comune di Napoli per scadenza di contratto, il quale è stato chiuso con la regolare e certificata riconsegna delle attività all’Amministrazione. Tra queste anche un database informatizzato di 60 milioni di record, trasferito alla amministrazione nel formato Excel nel rigoroso rispetto di quanto dalla medesima amministrazione esplicitamente richiesto. Quello che poi il Comune non ha saputo utilizzare. Vediamo dunque la realtà dei fatti. Nel patrimonio di edilizia residenziale pubblica vivono circa 150.000 persone. Una enorme popolazione soggetta ad accadimenti che hanno un impatto diretto nel quotidiano aggiornamento dei canoni e che, ove non quotidianamente controllati, registrati e gestiti, impediscono qualunque corretta e sana amministrazione.

Bene, in oltre 3 anni di assoluta non gestione (come dichiarato dallo stesso amministratore Delegato della Napoli Servizi, che bolletta ancora oggi i canoni calcola-ti a dicembre 2012 dalla Romeo Gestioni e mai più aggiornati) che si registra il vero scandalo non certo in fatti imputabili alla azione della Romeo Gestioni. Il patrimonio affidato a Romeo nel 1990 consisteva in circa 5000 immobili che porta-vano a un incasso di circa 4,5 miliardi di lire e spese per circa 14 miliardi. Il 15 dicembre del 2012, Romeo ha consegnato un patrimonio censito di oltre 65mila unità immobiliari, e la gestione certificata di quell’anno riportava i seguenti numeri: Incassi complessivi gestione Patrimonio 62 milioni di euro di cui: per fitti 24 milioni di euro; per vendite (dismissione 38 milioni di euro; rogiti di vendita perfezionati 3.000; valore dei rogiti di vendita perfezionati 105 milioni di euro; piani gestiti di rateizzo per rientro morosità 4.500; piani gestiti di rateizzo per acquisto di immobili 1.500; contenziosi gestiti 6.000; bollette invia-te e gestite 350.000; morosità inquilini al di sotto del 10% (un record nazionale positivo). Questi numeri testimoniano che il patrimonio del Comune di Napoli era correttamente gestito e valorizzato dalla gestione Romeo per quanto di competenza della azienda.

Non a caso la stima del valore del patrimonio riconsegnato al Comune supera i tre miliardi di euro, mentre i piani di valorizzazione presentati al Comune tra il settembre 2011 e l’ottobre 2012, avrebbero garantito alle casse di Palazzo San Giacomo circa 450 milioni in quattro anni. Soldi sicuramente utili per non entrare nella spirale del pre-dissesto e nella vertigine di un debito di circa un miliardo di euro che l’attuale Amministrazione ha imposto alla cittadinanza, e da cui si dovrebbe rientrare nei prossimi dieci anni con l’imposizione delle tasse locali più alte d’Italia.

Questi numeri, hanno però anche un altro punto di lettura: quello speculare del disastro provocato da una internalizzazione del servizio gestionale affidato alle Napoli Servizi i cui amministratori dichiararono immediatamente la loro incompetenza di fronte alla complessità gestionale del Patrimonio, con l’ annunciata conseguenza di: ” … manutenzioni “in ritardo” … affitti “non ancora ricalcolati” … morosità “non aggiornate” … vendita dei beni ferma al palo … ” così come dichiarato dalla “Napoli Servizi” e come riportato nell’articolo del Mattino del 12 settembre di un anno fa.

Non a caso in questi tre anni, il Comune ha dismesso solo 25 immobili, ha una morosità media di oltre il 56% per cento(!), come dichiarato dallo stesso Amministratore Unico di “Napoli Servizi”, Domenico Allocca, e incassa, in canoni, meno della metà di quello che incassava con la gestione Romeo. Per quanto possa sembrare paradossale, il patrimonio immobiliare di Napoli era, grazie a Romeo Gestioni, tra quelli più in ordine d’Italia dal punto di vista amministrativo. Concludiamo ricordando che, sempre e in più sedi, Romeo Gestioni ha denunciato i rischi di un malgoverno, proposto soluzioni amministrative corrette e coerenti, offerto servizi e programmi di risanamento e di sviluppo. Quanto emerge dalle carte oggi, è sui tavoli competenti da anni. Ma la demagogia politica ha preferito opzioni non professionali e senza fondamento. Oggi che il disastro è sotto gli occhi di tutti, si cerca nel vecchio gestore un possibile capro espiatorio. Romeo Gestioni si difenderà da queste possibili calunnie. Peccato che Napoli non possa difendersi da chi le ha tolto – di fatto – la principale delle sue risorse economiche: il patrimonio.

(*) ad Romeo Gestioni

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