La risposta della Romeo Gestioni all’assessore Fucito: “Fa solo campagna elettorale”

Di seguito la risposta della Romeo Gestioni all’assessore al Patrimonio del Comune di Napoli, Sandro Fucito in merito alla questione del cambio di gestione del patrimonio cittadino.

E’ polemica a distanza fra la Romeo Gestioni e Sandro Fucito, assessore al Patrimonio del Comune di Napoli. L’esponente della giunta De Magistris parla con IlDesk.it e traccia un bilancio dei costi del patrimonio immobiliare comunale dal momento dell’affidamento alla municipalizzata Napoli Servizi,  che ha chiuso la lunga stagione del rapporto tra il Comune e la Romeo.

L’azienda però replica con una lunga nota. “Su ilDesk.it del 2 maggio 2016, l’assessore Fucito – afferma la società -, pur di scaricare tre anni di inefficienza del Comune di Napoli e di Napoli Servizi sul vecchio gestore Romeo Gestioni, si esibisce in sorprendenti contorsionismi numerici sul patrimonio immobiliare di Napoli. La verità contabile certificata e asseverata dai verbali di riconsegna del Patrimonio – tra Romeo Gestioni e Comune di Napoli – è la seguente. Non è vero che Romeo Gestioni costava 15,5 milioni all’anno, ma 5 milioni all’anno oltre IVA per la gestione, più 3 milioni che il Comune stanziava (e non sempre l’ha fatto) per la manutenzione ordinaria su chiamata per guasto. Quindi 9 milioni compresa IVA. Quindi non è vero che si risparmiano 4,7 milioni all’anno con Napoli Servizi che costa 10,8 milioni all’anno come dice Fucito. E’ vero invece che si spendono circa 2 milioni di euro in più”.

“Non solo. Con quei tre milioni all’anno  – prosegue la nota – per la manutenzione ordinaria su chiamata (che negli ultimi anni il Comune non ha mai nemmeno stanziato), Romeo Gestioni garantiva 4.500 interventi all’anno per un valore medio di 700 euro a intervento.Se è vero – come sostiene Fucito – che Napoli Servizi con due milioni all’anno garantisce 2000 interventi all’anno, ciò significa che Napoli Servizi garantisce meno della metà degli interventi effettuati da Romeo Gestioni, e per di più per un costo medio di mille euro. Cioè il 30 per cento in più per ogni intervento”.

“L’assessore Fucito poi, su questo argomento – aggiunge la Romeo – fa molta confusione, perché non spiega che i 10 milioni di euro a cui fa riferimento, tra l’altro senza storicizzare bilanci e indirizzi del Comune stesso, sono riferibili a stanziamenti per interventi di manutenzione straordinaria. Cioè al di fuori del contratto di gestione e a tutela e cura del proprio patrimonio. Insomma tutt’altro genere di attività. Non è finita. L’assessore afferma che il Comune con Napoli Servizi incassa dal Patrimonio circa 12 milioni all’anno. Sorprende che su questa cifra parli di efficienza, visto che con Romeo Gestioni il Comune incassava in media più di 24 milioni di euro all’anno. Cioè più del doppio”.

“Ancora – insiste la società – Fucito afferma che Romeo Gestioni percepisse una provvigione del 2 per cento per le attività di dismissione. E si fa vanto di avere azzerato i costi per questo servizio. Ma Romeo Gestioni con quella minima provvigione ha garantito la dismissione di immobili per oltre 108 milioni di euro in otto mesi. Mentre il Comune di Napoli con Napoli Servizi ha dismesso un numero irrisorio di immobili in tre anni”. “Per chiudere, va sottolineato che l’assessore Fucito  – dichiara l’azienda – parla di enormi difficoltà a districarsi nelle carte e nei documenti attinenti al Patrimonio. I verbali firmati dai dirigenti comunali attestano che Romeo Gestioni ha riconsegnato integralmente e correttamente – e secondo le specifiche e dettagliate richieste del Comune di Napoli – tutto l’Archivio Gestionale del Patrimonio e tutti i sistemi informatici operativi necessari al prosieguo della gestione.Non costituiscono responsabilità di Romeo Gestioni, le difficoltà del personale del Comune e/o di Napoli Servizi di leggere e utilizzare simile documentazione. In particolare quella cartacea che – va sottolineato – rappresenta ancora, per legge, quella valida per ogni atto relativo al Patrimonio”.

“Infine va ricordato che – chiosa la Romeo – di fronte alle continue affermazioni improvvide e spericolate fatte dall’assessore Fucito agli organi di informazione, Romeo Gestioni è stata costretta a citarlo per diffamazione davanti al Tribunale di Napoli. Il fatto che si sia in piena campagna elettorale, non riduce naturalmente la irresponsabilità di rendere dichiarazioni non corrispondenti al vero”.

Articolo pubblicato su IlDesk.it

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