Paolo Cirino Pomicino commenta la vicenda giudiziaria di Romeo

La storia di Alfredo Romeo ha suscitato riflessioni, reazioni e attenzioni rivolte alla giustizia italiana: ancora una volta è un’assoluzione a segnalare il problema dell’abuso della carcerazione preventiva e su Il Foglio, quotidiano diretto da Giuliano Ferrara, l’onorevole Paolo Cirino Pomicino osserva come la malagiustizia peggiori la situazione gravissima in cui versa l’Italia, a causa di lentezze, errori e manie di protagonismo di alcuni soggetti che così danneggiano la percezione complessiva che le persone hanno della magistratura.
L’onorevole esamina 3 casi di cui si è tornato a parlare anche sui media: Silvio Scaglia, Alfredo Romeo e Francesco Gaetano Caltagirone Bellavista, un esempio di ciò che accade quando la giustizia manda in carcere persone innocenti che poi saranno regolarmente assolte.

Ci si chiede se le indagini non possano essere condotte senza fare abuso della carcerazione preventiva per alcuni reati? Secondo Cirino Pomicino bisognerebbe mantenere questa misura per i reati di sangue quelli relativi alla criminalità organizzata e i casi in cui si è colti in flagranza.
In tutti gli altri casi è fondamentale tutelare la reputazione delle persone, come Alfredo Romeo che è riuscito comunque a proseguire la propria attività imprenditoriale ma è stato ostacolato a livello mediatico per ragioni che si sono rivelate del tutto infondate.

La società italiana ha il dovere di ritrovare il buonsenso e di ripristinare le responsabilità e l’autorevolezza dei tre poteri che fondano una società democratica, il potere esecutivo, legislativo e giudiziario.

Fonte: Il vero disastro ambientale è la giustizia: carcere preventivo e legge Severino
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