Napoli e le buche, un disastro che si poteva evitare. Ne parla Alfredo Romeo

Le buche stradali sono un tema purtroppo sempre d’attualità, come sanno i cittadini delle grandi città che spesso più di altri hanno a che fare con strade dissestate, situazioni di pericolo e incidenti di ogni genere.
Nel caso di Napoli, il Corriere del Mezzogiorno ha riportato giorni fa la notizia di una strada (Via Stazio a Posillipo) fatta chiudere dai residenti poiché impraticabile. Non si è trattato di un’iniziativa dei vigili bensì degli stessi cittadini che si sono resi conto della pericolosità di quella strada.
A questo proposito risulta molto interessante l’intervista ad Alfredo Romeo realizzata dallo stesso quotidiano, perché l’imprenditore spiega come si sarebbe potuto evitare questo episodio affidando la gestione del patrimonio urbanistico a chi, anni prima, aveva proposto un piano funzionale e all’avanguardia.


Questo progetto era il Global Service, concepito come nuova idea di gestione urbanistica, dalla logica dell’intervento di emergenza alla logica del monitoraggio intelligente, quello che Romeo chiama Road management.
Questa definizione significa gestione programmata delle strade, controllo dei lavori e dunque affidamento a professionisti che devono rispondere dei risultati ottenuti. Alfredo Romeo ricorda che con il Comune di Roma c’era un accordo per 700 milioni di euro, articolato in 9 anni di attività. Non se ne fece nulla perché l’allora sindaco Alemanno chiese la rescissione del contratto e si è tornati alla situazione precedente, ovvero il “tappabuchi” senza alcuna programmazione futura.
A Napoli la situazione è ancora peggiore, tanto che il fondatore di Romeo Gestione osserva con distacco e rabbia le vicende locali, frutto di sciatteria e scarsa lungimiranza.

È necessario un cambio di paradigma affinché la gestione delle strade in città diventi una questione seria, con l’obiettivo di migliorare non solo la viabilità ma la qualità della vita complessiva di chi abita nelle città e di chi vi transita.
Per uscire dalla trappola delle “buche”, in sintesi, non serve confidare in un assessorato gestito alla vecchia maniera, occorre bensì rivolgersi a chi ha la competenza e gli strumenti adatti per monitorare e intervenire sul territorio prima che le strade diventino impraticabili.

Fonte Romeo: «Napoli sprofonda nelle buche? Disastro prevedibile»

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