Quale via d’uscita per la crisi finanziaria del Comune di Napoli? A quanto pare non sarà il decreto governativo detto “Salva Comuni” a risolvere la situazione perché la quantità di fondi prevista è irrisoria rispetto alle necessità. Così de Magistris si trova in una fase difficile e il piano presentato da Romeo Gestioni torna alla ribalta in quanto garantisce degli introiti dai beni immobili pubblici che attualmente non sono sfruttati.
Scopriamo nel dettaglio cosa è mutato: il piano dismissioni è articolato in circa 4 anni, ovvero fino al 2016, la fine della consiliatura di de Magistris; i beni disponibili sono molto diversi, si va dalle scuole inutilizzate alle chiese sconsacrate, dai circoli del tennis ai depositi dei pullman, un elenco consultabile nell’articolo del Corriere del Mezzogiorno che postiamo qui. La cifra annua derivante dalle dismissioni è stata stimata da Alfredo Romeo e il suo staff in 120-130 milioni di euro, cui andrebbe affiancato il progetto di valorizzazione degli immobili che includono impianti sportivi, biblioteche, centri congressi ma anche stazioni e sottopassaggi.