Milioni di danni, Romeo Gestioni cita in giudizio Virginia Raggi

A seguire, il comunicato stampa relativo alla citazione in giudizio del sindaco di Roma, Virginia Raggi, da parte della Romeo Gestioni

NAPOLI, 25 ottobre 2016

A seguito delle dichiarazioni rese in sede di Commissione Antimafia dal sindaco di Roma Virginia Raggi, il 19 ottobre scorso, la Romeo Gestioni ha citato in giudizio la prima cittadina di Roma Capitale, con una pesante richiesta di risarcimento sia  personale, sia nella qualità di sindaco.

La Raggi,  nel descrivere un contesto di tipo criminoso e mafioso nell’amministrazione di Roma Capitale, ha indicato in particolare la Romeo Gestioni come uno dei soggetti partecipi di quello stesso contesto affermando tra l’altro: “Roma non conosce il proprio patrimonio... E non lo conosce perché per anni ha affidato la gestione del proprio patrimonio immobiliare a società esterne. Una delle principali è la Romeo Gestioni s.p.a. che effettuava la gestione attraverso procedure informatiche: quando è stato interrotto il contratto tra Roma Capitale e la Romeo Gestioni, quest’ultima si è portata via tutti i dati e dopo una serie di contenziosi peraltro ancora in essere ha restituito 100 bancali di carta che dovrebbero essere aperti, visionati ed inseriti all’interno di un sistema”.

Le affermazioni del sindaco di Roma, individuano nella condotta della Romeo Gestioni S.p.A. gravissimi reati quali l’appropriazione indebita e/o il peculato in danno di una Pubblica Amministrazione all’interno di non meglio chiariti meccanismi associativi, senza che ciò corrisponda in nulla e per nulla alla verità dei fatti, testimoniata invece da centinaia di relazioni, lettere, certificazioni e documenti ufficiali di chiarissima interpretazione.

Romeo Gestioni ha ritenuto queste dichiarazioni gravemente pregiudizievoli per l’immagine  e le attività di un Gruppo che opera con oltre 130 enti di amministrazione pubblica e dà lavoro a tremila persone con un indotto di circa 18mila unità e pertanto è stata costretta a convenire in giudizio l’avv. Virginia Raggi in proprio e nella qualità di legale rappresentante di Roma Capitale.

E’ infatti vero invece, e dimostrabile in tutte le sedi necessarie che

– nei verbali di riconsegna del Patrimonio immobiliare firmati dai dirigenti del Comune di Roma, è certificato che Romeo Gestioni ha lasciato allo stesso Comune in termini informatici oltre un miliardo di dati.

– che la cosiddetta documentazione cartacea (i contestati cento bancali – in realtà 128 – di documenti) – catalogata e sistematizzata a norma di legge e di funzionalità operativa – è l’unica che abbia valore tecnico-giuridico per qualsivoglia atto riguardante i beni del patrimonio immobiliare del Comune di Roma.

– che in più sedi e momenti Romeo Gestioni ha sconsigliato una demagogica discontinuità operativa della gestione del Patrimonio immobiliare, in particolare sul fronte del sistema informativo di supporto.

– che Romeo Gestioni ha più volte dato inutilmente la propria disponibilità (altrettante volte rifiutata) a un periodo di affiancamento parallelo tra vecchia e nuova  modalità di gestione per evitare contraccolpi prevedibili e inevitabili.

A tutela della propria immagine e serietà professionale e operativa Romeo Gestioni ha chiesto al Giudice competente un risarcimento proporzionale all’entità del proprio fatturato e della propria dimensione operativa sul territorio nazionale e internazionale.

La discontinuità indifferentemente invocata dall’avv. Raggi nelle audizioni e nelle interviste, così come nei comizi e nelle feste di piazza con saltello, non può infatti dilatarsi fino alla rinnegazione del suo passato universitario per ignorare che l’appropriazione di dati di proprietà della Pubblica Amministrazione da parte di una società incaricata di pubblici servizi, rientra nella fattispecie di peculato e che un’affermazione di questo tipo, resa in una audizione pubblica davanti alla Commissione Antimafia, si configura come una calunnia vera e propria in mancanza di un qualsiasi supporto probatorio.

Ugualmente la dematerializzazione dei dati rinvenibili nella documentazione cartacea riconsegnata a Roma Capitale, consistente in realtà in una mera scansione documentale esauribile in pochi mesi se adeguatamente organizzata e non in secoli, non rappresenta uno strumento sostitutivo di detta documentazione di riferimento che, aggregata secondo criteri unitari, rappresenta l’unica fonte avente valenza giuridica nei rapporti fra la Pubblica Amministrazione e la sua utenza.

E La Romeo Gestioni S.p.A. non può tollerare che le incapacità gestionali di chi non conosce i meccanismi complessi di una gestione integrata possano essere nascoste attraverso calunnie gratuite e fuorvianti.

Romeo Gestioni S.p.A.

Al servizio del Comune di Roma, la lettera della Romeo Gestioni a L’Espresso

Sull’Espresso del 17 giugno 2016, è stata pubblicata la lettera di risposta della Romeo Gestioni all’articolo “Per il buco di Roma qualcuno pagherà“, dove la Romeo Gestione era stata citata in merito alla questione dell’archivio storico gestionale del patrimonio immobiliare romano. Pubblichiamo integralmente la suddetta.

In riferimento all’articolo “Per il buco di Roma ora qualcuno pagherà” (“l’Espresso” n. 2 I ), va precisato che non è vero che l‘archivio storico gestionale del Patrimonio Immobiliare da noi consegnato, come certificato dallo stesso Comune di Roma, sia indecifrabile. Esso è anzi l’unico strumento di autentica guida e orientamento (oltre che di valore legale in quanto composto di soli documenti originali) per rivitalizzare la gestione del patrimonio Stesso.

Quanto sopra è stato compiutamente verificato dalla struttura tecnica del Commissario straordinario, il quale ha trovato nella scrivente società un partner collaborativo e indispensabile come supporto alle indagini e alle istruttorie messe in campo dalla Stessa compagine commissariale.

La Romeo Gestioni, in coerenza con il ruolo affidatole, che ha avuto carattere sempre servente rispetto alla Amministrazione comunale, alla quale erano espressamente riservate tutte le azioni di indirizzo e controllo della azione gestionale oltre che tutte le azioni aventi natura pubblicistica concernenti la materia affidata, ha proceduto all‘attivazione di giudizi – per indirizzo dettato dall’Amminisrrazione – solo a seguito di preventiva autorizzazione rilasciata dall’Amministrazione stessa, che si è sempre riservata ogni discrezionalità in tal senso per le evidenti implicazioni in termini di impegno di spesa e/o di valutazione del connesso impatto sociale.

Dott. Enrico Trombetta
presidente e legale rappresentante di Romeo Gestioni

“Gestire le città. La risorsa Territorio per un New Deal italiano”: convegno a Roma il 27 novembre

Il 27 novembre a Roma, dalle ore 9:00 alle 13:30, presso l’Auditorium dell’Ara Pacis, si terrà il convegno “Gestire le città. La risorsa Territorio per un New Deal italiano”, promosso da ORP-Italia (Osservatorio Risorsa Patrimonio Italia) e dal Gruppo Romeo.

Un’occasione di confronto tra istituzioni, mondo della ricerca e aziende su modelli e prassi innovative per riqualificare e valorizzare Città e Territori con una moderna partnership pubblico-privata.

La filiera integrata del Real Estate oggi rappresenta infatti il 20% del PIL italiano e circa due milioni di posti di lavoro, ma ha un enorme potenziale per il rilancio della domanda interna del tutto immobilizzato per le sclerosi del sistema e una arcaica interpretazione della sua natura. Non a caso è uno dei settori più penalizzati dalla crisi economica, e che non ha margini di recupero se non interviene una strategia politica di lungo respiro che ridia vigore al mercato reale.

Partecipano tra gli altri:
Raffaele Cantone – Presidente ANAC
Paolo Crisafi – Direttore generale Assoimmobiliare
Roberto Mostacci – Presidente Cresme-Consulting
Roberto Napoletano – Direttore Sole24ore
Luigi Nicolais – Presidente del CNR
Veronica Nicotra – Segretario generale ANCI
Ermete Realacci – Presidente Commissione Ambiente e Territorio della Camera Roberto Reggi – Direttore Generale Agenzia del Demanio
Alfredo Romeo – Presidente Osservatorio Risorsa Patrimonio-Italia

Nel corso dei lavori sarà distribuito il volume contenente la ricerca “Patrimonio Italia. La risorsa”, a cura di ORP-Italia (Osservatorio Risorsa Patrimonio Italia).

In particolare nel volume sono approfonditi modelli e politiche di gestione urbana e territoriale da attuare su segmenti specifici, capaci di innescare l’inversione di tendenza attesa nel PIL e nell’occupazione. Qui il programma completo dell’evento.

Per adesioni inviare una e-mail a: consulting@cresme.it

 

L’ultimo scandalo in Campidoglio: archivio immobiliare “dimenticato”

Roma – In uno dei padiglioni che un tempo ospitavano le manifestazioni della Fiera di Roma è racchiusa ora tutta la storia del patrimonio immobiliare del Campidoglio.

Contratti d’affitto, canoni applicati, utenze, contenziosi, documentazione sugli stabili occupati, sulle case popolari e quelle di pregio date in locazione per pochi spiccioli: è tutto dentro a centinaia di scatoloni di cartone accatastati uno sull’altro in un capannone incustodito all’interno dell’ex Fiera, all’Eur. Alla mercé di chiunque voglia approfittarne, magari di qualche malintenzionato che abbia interesse a far sparire la propria pratica, perché raggiungere il padiglione 26, quello scelto dal Comune per ospitare i preziosi fascicoli nella fase di passaggio delle consegne dalla Romeo Gestioni alla Prelios, la società che lo scorso maggio ha vinto il nuovo appalto per amministrare i 40mila immobili comunali, è davvero semplicissimo. Noi del Giornale lo abbiamo fatto e senza intoppi siamo entrati in scooter dentro all’area dell’ex Fiera di Roma passando da via dell’Arcadia. Nessuno all’ingresso ci ha fermato, il viale che porta al padiglione era completamente deserto. Del resto l’area è in abbandono, a parte gli spazi occupati dagli uffici Ama, quelli elettorali e della municipale, oltre al museo delle auto della polizia. In un attimo eravamo davanti alla nuova ubicazione dell’archivio degli immobili comunali. A protezione dei documenti sedici porte a vetri facilissime da infrangere, magari raccogliendo in terra una delle spranghe di ferro a disposizione. Per Alessandro Onorato, della Lista Marchini, che per primo ha scoperto gli scatoloni «dimenticati» coperti da enormi teloni di plastica, lì dentro «c’è la storia delle bugie della giunta Marino che dopo lo scandalo di “Affittopoli” e “Svendopoli” assicurava che era tutto in regola, efficiente e sotto controllo». E non è soltanto una questione di forma, ma di sicurezza. «Quel deposito – sostiene Onorato – non è vigilato e chiunque potrebbe entrare per prendere il proprio fascicolo e farlo sparire. Pensate a chi ha occupato una casa: se i documenti scompaiono, come fa il Comune a dimostrare alle autorità competenti l’abuso?». I documenti originali, infatti, rimangono fondamentali in caso di contenziosi, che non mancheranno nel momento in cui verranno aggiornati i canoni d’affitto stracciati e le modalità di assegnazione. La Romeo Gestioni ha assicurato che esiste memoria informatica di tutto il patrimonio immobiliare e che i dati sono già stati consegnati al Campidoglio, anche se soltanto pochi giorni fa l’assessore al Patrimonio, Alessandra Cattoi, ha affermato che nel contratto siglato nel 2005 con la Romeo non era prevista la consegna di un archivio digitale alla scadenza dell’incarico.

In attesa del passaggio del testimone alla Prelios, gli scatoloni pieni di documenti giacciono nel capannone alla portata di tutti. «Il cancello resta aperto anche di notte – racconta un vigile – noi non possiamo chiuderlo perché lo spazio appartiene all’ente Fiera e di fatto non c’è vigilanza privata».

Patricia Tagliaferri, Tiziana Paolocci

Articolo pubblicato su Il Giornale del 20.10.2015

Romeo Gestioni denuncia il Comune di Roma per violazioni delle norme sugli appalti

Le polemiche relative alla cosiddetta “affittopoli” capitolina non si placano, la causa sono le dichiarazioni dell’assessore al Patrimonio, Alessandra Cattoi, relative a un appalto per la riscossione degli affitti delle case popolari del Comune di Roma.

La Cattoi ha detto che l’appalto “è stato vinto provvisoriamente da Prelios che, secondo il contratto, dovrà occuparsi di adeguare gli affitti”, ma in realtà la gara è ancora in corso e l’attuale gestore vi sta partecipando.

Perciò Romeo Gestioni, l’impresa guidata da Alfredo Romeo che si occupa della riscossione affitti e della gestione degli alloggi popolari, ha presentato denuncia alla Procura della Repubblica capitolina per accertare eventuali violazioni delle norme sugli appalti.

Inoltre va ricordato che Roma Capitale ha provveduto ad adeguare i canoni d’affitto solo a giugno 2014 e ha risposto alle richieste del gestore sulle modalità di trattamento del processo a dicembre, sei mesi dopo, fissando gli importi degli affitti che fino a poco prima erano irrisori. Read More

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