CRESME Consulting, soluzioni concrete per il territorio

ll Gruppo CRESME, fondato nel 1962, realizza ricerche e favorisce incontri fra operatori pubblici e privati nell’ambito di uno sviluppo territoriale sostenibile. CRESME Consulting è una delle più affermate e qualificate organizzazioni italiane nel settore delle costruzioni, degli assetti e le trasformazioni territoriali e delle tematiche amministrative degli organismi pubblici.

Come società di consulenza, CRESME realizza studi di fattibilità di concrete soluzioni e l’attiva partecipazione alla loro realizzazione, avvalendosi di un team di partner e consulenti qualificati e specializzati nelle varie discipline.

Con i suoi 50 anni di esperienza CRESME è in grado di analizzare costantemente l’andamento dei diversi mercati delle costruzioni, dall’immobiliare alla nuova produzione edilizia, dalla manutenzione al recupero, ai lavori pubblici, ai singoli prodotti e materiali, offrendo agli operatori del settore uno strumento indispensabile di conoscenza strategica.

Fra i lavori, ricordiamo:

• l’annuale Rapporto Congiunturale CRESME, strumento giunto alla XX edizione (www.cresme.it);
• il portale di approfondimento sull’edilizia e sugli appalti pubblici (www.edilbox.it);
• l’Osservatorio Nazionale sul Partenariato Pubblico Privato e sul Project Financing (www.infopieffe.it);
• l’Osservatorio Nazionale sul Facility Management (www.osservatoriofm.it).

Partnership Pubblico-Private e sanità, un manuale operativo

In uno scenario complicato come quello dei servizi in Italia, il fabbisogno il Partenariato Pubblico Privato (PPP) rappresenta un efficace strumento innovativo, a supporto del welfare, per aumentare l’offerta a disposizione di una parte della collettività. I servizi, infatti, continuano ancora oggi ad essere difficilmente accessibili a categorie protette, come persone anziane e disabili in gravi condizioni sociali ed economiche.

Le PPP permettono in questo contesto la realizzazione e il rinnovo di strutture sanitarie assistite e, in particolare, di Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) in maniera più veloce e stando più attenti alle necessità del cittadino. Sul sito www.siop-lazio.itè online il volume Strutture socio assistenziali in Partenariato Pubblico Privato”, che cerca di fornire risposte in questo senso.

Il CNR entra nell’Osservatorio Risorsa Patrimonio Italia

È stato ratificato il protocollo di adesione del CNR all’Osservatorio Risorsa Patrimonio-Italia. L’accordo segue la pubblicazione del volume “Patrimonio Italia. La Risorsa”, presentato lo scorso 27 novembre a Roma durante il convegno “Gestire le città”.

L’accordo con il CNR è stato siglato insieme ai rappresentanti della Romeo Gestioni, società promotrice dell’Osservatorio, del Cresme-Consulting e di Nomisma, oltre naturalmente al delegato del presidente uscente del CNR, Luigi Nicolais. “Il Patrimonio rappresenta la vera grande opportunità per la ripresa economica del Paese, attraverso processi virtuosi di riqualificazione e valorizzazione, a largo raggio e a medio termine”, sono state le parole di Nicolais. Read More

Alfredo Romeo non è un corruttore

Affittopoli vecchia politica, sfida per i nuovi sindaci

La lettera di Alfredo Romeo* pubblicata su Il Mattino del 12.02.2016

Caro direttore,
Il tema Affittopoli viene affrontato solo in chiave di scandalo, senza comprendere che si parla di un nodo cruciale e strategico, non per una città ma per tutto il Paese. Mi permetta dunque di porre un problema per il futuro a livello nazionale. Perché scoppia il caso delle case di pregio a Napoli, Roma, Milano? Banalmente perché nella gestione dei patrimoni immobiliari pubblici bisogna distinguere il profilo politico da quello meramente gestionale. Sotto il primo profilo vi stata sempre una continuità.

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Con Romeo Gestioni la morosità inferiore al 10%

La lettera pubblicata su Il Mattino del 10.02.2016

Enrico Trombetta*
Gentile direttore, dal dicembre 2012 Romeo Gestioni ha concluso ogni tipo di rapporto con il Comune di Napoli per scadenza di contratto, il quale è stato chiuso con la regolare e certificata riconsegna delle attività all’Amministrazione. Tra queste anche un database informatizzato di 60 milioni di record, trasferito alla amministrazione nel formato Excel nel rigoroso rispetto di quanto dalla medesima amministrazione esplicitamente richiesto. Quello che poi il Comune non ha saputo utilizzare. Vediamo dunque la realtà dei fatti. Nel patrimonio di edilizia residenziale pubblica vivono circa 150.000 persone. Una enorme popolazione soggetta ad accadimenti che hanno un impatto diretto nel quotidiano aggiornamento dei canoni e che, ove non quotidianamente controllati, registrati e gestiti, impediscono qualunque corretta e sana amministrazione. Read More

Il futuro del paese è nell’innovazione e nel Facility Management del territorio

Di seguito la trascrizione dell’intervento di Alfredo Romeo al convegno Real Estate Winter Forum, tenutosi a Milano il 28 gennaio 2016.

Invio i miei saluti all’intera comunità del Real Estate italiano, molto rammaricato di non poter partecipare per un improvviso impedimento.

Tenevo molto a questa occasione di incontro a cui avrei partecipato come presidente di IFMA-Italia e presidente dell’Osservatorio Risorsa Patrimonio-Italia che, promosso dal Gruppo Romeo con l’associazione di CNR, Nomisma e Cresme-Consulting, vuole essere un centro di ricerca di riferimento per il nostro comparto, perché coniuga lo sviluppo di nuovi modelli applicativi gestionali, integrati ed economicamente auto-sostenibili, con ricerca e proposizione di grandi riforme normative e amministrative.

Il mio intento era, ed è, quello di aprire un dibattito e un confronto serio di tutti noi, su un concetto per me fondamentale: le città sono il vero volano economico per il futuro del Paese. E che, con il territorio urbano nel suo complesso,  sono un tesoro che va riqualificato e valorizzato con politiche, norme, prassi e modelli innovativi.

Per aprire questo tavolo di confronto, l’Osservatorio Risorsa Patrimonio, ha messo a punto una bozza-quadro di un Manifesto per l’Industria dei Servizi che si articola su seguenti punti principali

  1. Confronto anche istituzionale sul codice degli appalti per competitività, qualità e trasparenza, a maggior ragione ora che è stata approvata la legge delega.
  2. Nuove regole in materia di conflitto di interessi e rispetto del mercato per modernizzare il cruciale comparto della finanza immobiliare, che si avvantaggerebbe di norme che ne tutelino efficienza e immagine.
  3. Aperture di facilitazione per l’art. 24 della legge Sblocca Italia, che è lo strumento-chiave per concretizzare tutte queste riflessioni.
  4. Rilancio e qualificazione della collaborazione pubblico-privata per l’erogazione dei servizi sul territorio, con formazione e investimenti per una nuova “Cultura del Territorio”.
  5. Valorizzazione degli immobili pubblici PRIMA delle dismissioni.
  6. Riqualificazione e gestione moderna dei patrimoni ERP.

Su questi punti – con un dialogo laico e costruttivo, possiamo lanciare – insieme  – un piano di innovazione di tutto il comparto, a partire dalle Istituzioni che arrancano con impostazioni di vecchio stampo.

Faccio solo tre esempi: CONSIP, DEMANIO, INVIMIT.

  • La prima, CONSIP, oggi fa gare di appalto senza ascoltare i bisogni reali delle comunità a cui sono destinati i servizi; senza ascolto del mercato (che potrebbe invece consigliare modelli e soluzioni innovativi); senza strategia di spesa, efficientamento, economie di scala.
  • Il secondo, il Demanio, portato a importanti aperture dal nuovo Direttore Reggi, rischia però, per colpa di norme e procedure obsolete, di rimanere ancorato a meccanismi da vecchia agenzia immobiliare, che mette sul mercato i propri beni al miglior offerente. Servono invece – a monte – progetti integrati di valorizzazione, studiati su misura insieme a chi davvero ha le competenze per riqualificare e valorizzare.

La terza, Invimit, come può immaginare di spacchettare l’appalto per uno stesso cespite a reddito in una sezione di property e in una di facility? E come si può immaginare che se si vince uno dei due appalti non si possa partecipare all’altro? Una logica superata che moltiplica i costi senza tener d’occhio l’utilità finale della comunità destinataria del servizio.

Concludo: tutti ci lamentiamo della burocrazia e della sua farraginosità. Ma questo modo di agire antico e senza politica complessiva della riqualificazione e valorizzazione delle città,  non sposterà di un millimetro la Pubblica Amministrazione e la sua burocrazia, che mai entrerà, così, in una logica di responsabilità di risultato per progetto.  Bisogna dire BASTA al modo antico di operare per “funzioni” che non si parlano e che spesso si contrastano.

Io credo che un punto di svolta possa dipendere da una politica strategica per il territorio .  In particolare, con processi di intervento che frammentino le macro-comunità urbane ingovernabili, in micro-comunità partecipi e consapevoli – sulla falsariga del nostro MODELLO INSULA – e che sappiano rispondere a griglie di bisogni “su misura” delle stesse comunità, rispettando impegni di tipo contrattualistico che garantiscano tutte le parti coinvolte.

Ci si chiederà: <e le risorse?>. Le risorse sono nel territorio sotto forma di tributi dissipati senza progetto e di scalmanata elusione fiscale. Condizioni determinate dalla NON CONOSCENZA e dalla conseguente NON REGOLARIZZAZIONE dello stesso flusso tributario. L’esempio classico è quello di un’Insula in cui ci sono 80 passi carrai, ma in cui ne sono stati censiti e portati a reddito solo 10. Ma il dato importante è che a fronte di risorse pubbliche meglio gestite, in aggiunta a progetti sensati e concreti, si attirerebbero più facilmente gli investimenti privati.

Aspetto che si apra il confronto. Ci conto. Ci dobbiamo credere. Questa è la vera sfida per tutti noi. Ma è una sfida che può risollevare il mercato e l’economia generale di questo Paese.

Grazie
Alfredo Romeo

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L’insula degli anti-morosi. Intervista ad Alfredo Romeo

L’immobiliarista Alfredo Romeo: “L’idea di riqualificare l’area antistante il porto di Napoli grazie all’erogazione di servizi efficienti che convincano a pagare i tributi i troppi napoletani che eludono è stata presentata nel 2012 ma giace senza risposta nei cassetti del sindaco de Magistris”. Intanto, impazzano scippi e rapine. “Qui chi si impegna rischia guai”. “Ci vuole un altro sindaco”.

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Nasce l’Osservatorio risorsa patrimonio Italia per rilanciare gli investimenti nelle città


L’imprenditore napoletano Alfredo Romeo lancia un manifesto per sviluppare la gestione su ampia scala dei quartieri urbani degradati

Per l’immobiliare è maturo il momento cambio di marcia: la sfida è passare dalla valorizzazione e trading focalizzati sui singoli edifici alla valorizzazione e gestione di pezzi di città. Un passaggio complesso, in cui vanno messe a frutto la capacità degli operatori privati di avere, da una parte, una visione di lungo termine sulla città con relative potenzialità inespresse e, dall’altra, le doti per generare valore sul territorio e mantenerlo nel tempo con una attività di gestione, animazione e attrazione culturale.

È questa la convinzione dell’associazione di scopo Osservatorio Risorsa Patrimonio Italia (Orp-Italia). L’iniziativa è dell’imprenditore napoletano Alfredo Romeo, fondatore dell’omonimo gruppo oggi big del facility management e della gestione integrata dei patrimoni.

Intorno a questa nuova missione – che ha di fronte il campo d’azione sterminato delle nostre periferie urbane degradate che non riescono a esprimere il potenziale valore immobiliare, economico e sociale – si può giocare un reale rilancio economico e urbano, sostiene Orp-Italia.

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Alfredo Romeo – aggiudicati i servizi per gli scali milanesi

Milano sarà al centro dell’attenzione in tutto il mondo grazie all’Expo 2015, perciò è essenziale che anche gli aeroporti milanesi siano all’altezza delle aspettative per quanto concerne i servizi interni.

La notizia positiva è che la gara per il facility management di Malpensa e Linate è stata vinta da Romeo Gestioni, che per i prossimi 5 anni avrà questo nuovo compito da assolvere. L’amministratore delegato Alfredo Romeo dà alcuni dati per far comprendere la complessità del lavoro: 1,2 milioni di metri quadri di superfici, 232 impianti di ascensori, scale mobili e tapis roulant, un impegno che richiede una grande competenza tecnico-organizzativa e che potrà dare prestigio sia all’azienda sia agli stessi aeroporti, che rappresentano le principali porte d’ingresso in Italia per milioni di turisti.

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Cosa cambia nel real estate: l’esperienza di Alfredo Romeo

Si è svolto a Milano il Real Estate 2.0, appuntamento che ha coinvolto i professionisti della gestione immobili per fare il punto sull’evoluzione dell’information technology in questo campo. C’è ancora molto da fare eppure le novità non mancano: del resto i risparmi dovuti all’impiego di risorse informatiche sono notevoli, a cominciare dall’eliminazione della carta.

Ma è la burocrazia a rallentare il tutto, riguardo ad esempio i contratti di locazione, le registrazioni ipotecarie o le variazioni catastali, infatti si è discusso di numerosi sistemi gestionali che velocizzano tutte le pratiche.

Tra i presenti, la Reag, che ha realizzato un portale per dare una mano alle PMI del settore, e la eFm, società che serve 7 su 10 società immobiliari quotate in borsa. È stato un evento importante anche per Alfredo Romeo, in quanto la sua impresa è all’avanguardia nel facility management e ha affermato che senza la tecnologia avrebbero dovuto gestire un tir e mezzo di carta per le pratiche di dismissioni del patrimonio immobiliare di Napoli. Read More

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