Città Metropolitana. L’occasione per riparare il territorio

Di seguito la lettera del Presidente Romeo pubblicata sulla rivista Sistemi di Logistica.

Caro Rocco,
ho ricevuto con grande piacere il Tuo libro, di cui ho apprezzato in primis il titolo, con quel concetto di “riparazione”, che non solo ha quella valenza tecnico-politica importantissima che intrinsecamente ispira da più di trent’anni il mio lavoro. Ma anche perche nel concetto di “riparare” e tacito pure quell’atto di contrizione e quell’impegno che tutti noi (cittadini, prima ancora che operatori) dovremmo mettere nel dovere di porre rimedio ai danni inflitti da decenni di incurie e di soprusi al nostro territorio.

Fatta questa premessa, aggiungo che personalmente diffido della “Città Metropolitana” come nuova istituzione amministrativa. Come sempre nel nostro Paese, si sono fatte trappe confusioni in partenza, e altre se ne faranno in fase di attuazione per favorire interessi variamente intrecciati, ma mai quelli primari di una corretta amministrazione a vantaggio del cittadino-utente.

Posso capire che il mio punto di osservazione possa apparire di parte e non obiettivo, ma devi credermi quando ti dico che ho sempre, profondamente creduto in una dimensione etica dell’impresa e che, di conseguenza, i miei modelli operativi sono stati pensati per rendere un servizio autentico alle comunità, pur dando a questa servizio un valore di remunerazione, fondamentale per l’impresa stessa.

Perche questa digressione? Perché la Città Metropolitana, non ha nulla – nel suo Dna – che possa rappresentare una credibile risposta ai bisogni dei cittadini. E infatti, andando a leggere il tuo libro (detto per inciso sono molto colpito dallo sforzo che fai anche come editore scientifico) trovo un entusiasmo e una scienza che si scontreranno con quella che sarà Ia realtà delle cose.

Detto ciò, Ia lettura del libra mi ha molto colpito. Ci sono infiniti spunti, in cui ritrovo lo spirito dell’integrazione dei servizi, e della funzionalità degli stessi espressa come strumento di crescita, di sviluppo e di modernità. In particolare il capitola da te curato, parrebbe sfondare una porta aperta quando determina Ia crucialità della mobilita e della connettività. Ma invece, allo stesso tempo, e di grande forza e impatto e indigna (e solleva mille interrogativi sui perché di tanti sprechi, ritardi e omissioni) quando spiega l’indispensabilità di un funzionale sistema di trasporti per emancipare culturalmente ed economicamente una comunità sociale piccola o grande che sia. E diventa un testa che suggestiona e rammarica allo stesso tempo, quando si addentra nel paragone con i modelli stranieri che – da tempo – puntando alla riqualificazione integrata dei territori urbani, non ragionano più) per segmenti concettuali, ma per un insieme compiuto e armonico di “avanzamento” civile e sociale attraverso piani di media periodo e una forte implementazione stratificata dei servizi.

Da trent’anni nel mio concetto di impresa, e questa il tracciato e l’obiettivo allo stesso tempo. Nella mia visione del progresso cittadino e quindi della qualità della vita delle comunità urbane, si ottengono risultati e riscontri, responsabilizzando il cittadino utente e al contempo ottimizzando al massimo le risorse del territorio; segmentando i servizi in funzione dei bisogni; integrando i progetti; implementando modelli innovativi nel solco anche e soprattutto di un forte cambiamento di mentalità e di cultura della politica e della pubblica amministrazione.

Scusami se mi sono allargato a pensieri che rischiano di apparirti esagerati o ingenui allo stesso tempo. Ma so che Ia tua scienza e Ia tua intelligenza ti danno modo di seguirmi e di intendere il senso profondo di quel che dico. Che altro non e, a bene vedere, che un desiderio e, consentimi l’immodestia, una capacita di applicare al meglio, con il know-how maturato di tre decenni e più, proprio quella scienza che tu illustri e metti a disposizione dei lettori con il tuo libro.

Sarebbe bello se anche solo una parte di quelle ipotesi e di quegli auspici, avessero ascolto da parte di una politica che continua purtroppo a essere sorda agli spiriti innovativi. Sarà ben lieto di regalarmi un tempo con te per conversare a voce di questi strumenti e di questi progetti, che potrebbero davvero non essere sogni e chimere.

A tal proposito, coglierò l’occasione per inviarti al più presto, per carriere, un volume da noi preparato per Ia linea scientifica del Sole24ore: “Valorizzazione e gestione integrata del Territorio – I modelli dell’Università di Harvard e dell’lnsula Romeo Gestioni di Napoli”. Spero sia di tuo interesse. Come spero che accada anche per il volume appena data alle stampe per Ia stessa Editrice, e che pure avrò il piacere di inviarti: “Patrimonio ltalia, Ia Risorsa”.

Un documento di forte analisi e impatto tecnico-politico su questi temi, con molti riferimenti a modelli e prassi stranieri. Non voglio tediarti di più. Nel ringraziarti per Ia bella esperienza che mi hai regalato donandomi il tuo libro, ti auguro che abbia il successo che merita e ti invio i miei più cordiali saluti.

Alfredo Romeo
Napoli, 21 aprile 2015

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